L’ OSSESSIONE PER GLI “ATTIVI” E L’INFLUENZA DEI SOCIAL SULLA CURA E LA PERCEZIONE DELLA PELLE.

14/03/2024
Federica Osti

Ogni giorno i social media influenzano e costruiscono in modo significativo la nostra percezione della realtà. In questo scenario la cura della pelle non fa eccezione.

Instagram, TikTok e Facebook pubblicizzano molti prodotti cosmetici in maniera ampia e compulsiva; queste piattaforme sono proprio diventate vetrine per prodotti di bellezza che promettono trasformazioni miracolose. 

Le pubblicità spingono un attivo X o un attivo Y, descrivendoli come ingredienti chiave per ottenere una pelle perfetta. 

Ma cosa significa veramente? E come influisce questo approccio sulla nostra autopercezione e sul benessere?

COSA SONO GLI ATTIVI

Prima di formulare qualsiasi considerazione sulle conseguenze di questo marketing sfrenato, è essenziale comprendere cosa si intenda per “attivo” nell’ambito della cura della pelle.

Fare chiarezza con i termini di derivazione scientifica, ci aiuta ad essere persone e consumatrici/consumatori più consapevoli e informate/i

Il marketing non è di per sé qualcosa di negativo; nella nostra società il commercio non può vivere senza di esso. Dobbiamo però ricordarci che il marketing fa leva su alcune parole affinché possano entrare nel nostro linguaggio e nei nostri bisogni. 

La scienza, invece, ci aiuta a isolare un termine dall’ambito commerciale e ce lo spiega per ciò che è veramente. 

Un attivo è un ingrediente che ha dimostrato, attraverso ricerche e studi scientifici, di avere un effetto benefico specifico sulla pelle. 

Tra gli attivi abbiamo gli idratanti come l’acido ialuronico, gli esfolianti come l’acido salicilico o l’acido glicolico, fino ai retinoidi per il trattamento dell’invecchiamento cutaneo e dell’acne. 

Sebbene questi ingredienti possano offrire benefici tangibili, non sono né pozioni magiche né sostanze miracolose. Inoltre, la loro efficacia non è sempre uguale e totale; essa dipende da numerosi fattori, tra cui il tipo di pelle della/del paziente, le condizioni specifiche della persona e il modo in cui queste sostanze  vengono formulate e applicate.

L’AMPLIFICAZIONE DEI SOCIAL MEDIA

Le/gli influencer e i marchi enfatizzano costantemente, e sempre di più, la necessità imprescindibile di inserire l’attivo che pubblicizzano nella propria routine di cura della pelle. 

Non si tratta di semplici consigli estemporanei; in certi messaggi promozionali si trasmette proprio l’idea che l’unico percorso verso la bellezza e l’accettazione di sé sia realizzabile attraverso l’acquisto e l’uso di questi prodotti. 

Questa pressione può far nascere bisogni che in realtà non abbiamo davvero. Inoltre, non fa altro che alimentare il senso di inadeguatezza nelle persone che non raggiungeranno i risultati sperati e il divario sociale ed economico nei confronti di coloro che non dispongono delle risorse economiche per acquistare questi prodotti.

LA REALTÀ DIETRO LE IMMAGINI FINTE DEL “WEB”

Le foto ritoccate e i filtri  che accompagnano queste promozioni distorcono ulteriormente la realtà, mostrando un’immagine della pelle che è spesso irraggiungibile o del tutto irrealistica. 

Queste rappresentazioni non solo stigmatizzano la presenza delle naturali e umane imperfezioni ma creano aspettative irrazionali, nutrendo il senso di insoddisfazione e di non accettazione della propria immagine corporea.

È quindi importante rendersi conto che la maggior parte delle immagini che vediamo online sono state modificate per apparire senza difetti; così, la pelle non viene rappresentata secondo la sua vera natura, ma idealizzata secondo un modello di perfezione inesistente.

VERSO UN APPROCCIO PIÙ GENTILE E REALISTICO

Come medica, come dermatologa che promuove e segue un approccio inclusivo e gentile alla cura della pelle, invito sempre le mie/i miei pazienti a sviluppare una maggiore consapevolezza dell’impatto che questi messaggi possono avere sulla nostra autostima, sulla percezione di noi stessə, sulle nostre scelte commerciali  e sul benessere generale. 

È fondamentale per me mostrare l’immagine reale della pelle e abituare le persone a normalizzare la sua diversità, e particolarità, da individuo a individuo. 

Cerco di trasmettere l’idea che la bellezza non si riduce alla semplice assenza di imperfezioni o all’uso di determinati prodotti. Inoltre, tale uso ha senso se è inserito all’interno di un percorso scelto liberamente e consapevolmente, non indotto da un marketing sfrontato. 

Incoraggiare la gentilezza e l’amore per sé stessə significa anche demistificare la narrazione secondo cui gli attivi sono l’unico e definitivo percorso verso la salute della pelle. 

È importante divulgare l’idea che determinati ingredienti possano effettivamente aiutare la cura della pelle, ma anche sottolineare che il benessere della pelle va oltre il solo utilizzo di prodotti. 

Bisogna considerare la connessione del benessere con altri fattori come l’alimentazione, l’idratazione, il sonno, lo stress, lo stato psico-fisico, le malattie, la genetica, ecc  Sono tutti aspetti che influenzano la salute della pelle in modo complesso e individuale. 

Nella mia quotidianità professionale, promuovo un dialogo più realistico, fondato su dati e conoscenze scientifiche e un’ osservazione profonda e complessa della realtà e della persona.

Prima di chiedersi che risultati vogliamo raggiungere con un determinato prodotto, possiamo iniziare ad indagare le ragioni per cui desideriamo utilizzarlo. E quali modelli e immagini esterne vogliamo emulare e replicare?

Possono essere vari i motivi che ci spingono a sperare in una pelle migliore; ciò che è importante è capire qual è il rapporto che abbiamo con la pelle. 

Un rapporto da creare, comprendere e coltivare affinché si possano operare scelte autentiche, autonome e volte alla promozione del benessere individuale.

E tu hai mai sentito parlare degli attivi? Che rapporto hai con la loro pubblicizzazione?

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Federica Osti
Sono la Dottoressa Federica Osti, la tua dermatologa. Ti aiuto a riscoprire l’amore per la tua pelle. Fare la dermatologa per me è accompagnare, sostenere, informare, accogliere la persona e la sua famiglia in un percorso di cura che comprenda terapie e stili di vita.
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